Il Covid-19 ha accelerato la trasformazione dello shopping in negozio che è diventato onLife.
Il lockdown ha reso improcrastinabile l’entrata in campo della tecnologia per consentire ai clienti un’esperienza di acquisto di qualità e piacevole quanto la visita fisica nel punto vendita, conservando anche le relazioni con gli addetti alle vendite che si sono trasformati in veri e propri consulenti digitali. La dimensione phygital (l’unione tra l’esperienza fisica e quella digitale) e la tendenza degli acquisti onLife (l’unione tra l’esperienza online e quella offline), sono il driver del cambiamento della customer experience.
È fondamentale continuare ad offrire ai propri clienti l’esperienza di acquisto in negozio, facendo a meno dei contatti fisici, ma anche evitando attese e code. Le strategie di retail marketing, in pochi mesi, hanno accelerato un processo già iniziate tempo fa, ma che oggi diventa strategico ed essenziale vista la crescita esponenziale dell’e-commerce e il fatto che i clienti sono sempre più connessi e tecnologicamente emancipati.
IDC preve che il 65% del Pil mondiale sarà digitalizzato entro il 2022, perché grandi sono i cambiamenti in corso nella vita delle persone, nel modo di lavorare e di fare acquisti. L’accelerazione delle esperienze digitali porta sempre più valore all’esperienza digitale immersiva e interattiva, cambiando le regole della competizione.
E’ quindi fondamentale tenere alto il livello di coinvolgimento dei cliente consolidando la fiducia verso l’azienda, migliorando l’esperienza senza dipendere dalla presenza fisica.
(Gianni Buonsante)